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Cedolare secca, cosa cambia nel 2020

13/02/2020

Novità nel 2020 sul fronte della cedolare secca, il regime facoltativo, che – come spiegato dall’Agenzia delle Entrate – “si sostanzia nel pagamento di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali per la parte derivante dal reddito dell’immobile”. Vediamo cosa cambia.

Cedolare secca 2020 Comuni calamitati

Le ultime novità riguardano i Comuni colpiti dalle calamità naturali. Sul punto, Confedilizia che si è a lungo battuta a riguardo, ha fatto sapere: “L’estensione ai Comuni colpiti da calamità naturali della cedolare secca del 10 per cento sugli affitti abitativi a canone concordato, sia pure con una limitazione per l’anno in corso, è una scelta di buon senso. Ne diamo atto alla maggioranza e al Governo e ringraziamo le forze di opposizione che si sono spese per ottenerla e che hanno consentito l’approvazione dell’emendamento al decreto Milleproroghe a prima firma on. Lollobrigida (FdI) e degli altri di identico contenuto”.

Cedolare secca 2020 canone concordato

La cedolare al 10% per le locazioni residenziali a canone calmierato è stata confermata senza scadenze. Ad essere interessati, come specificato dal Sole 24 Ore, “sono i contratti siglati nei Comuni ad alta tensione abitativa – e negli altri indicati nella delibera del Cipe – secondo le intese locali tra sigle della proprietà edilizia e i sindacati degli inquilini (i classici contratti 3+2)”.

Cedolare secca 2020 affitti brevi

E’ possibile applicare la cedolare secca al 21% per gli affitti brevi. Su questo fronte, è ancora aperto il contenzioso sulla ritenuta che non viene applicata dai portali che si occupano delle locazioni abitative di durata non superiore a 30 giorni. Come spiegato dal Sole 24 Ore, lo scorso 18 settembre il Consiglio di Stato ha rinviato la questione alla Corte di giustizia europea. Si è ancora in attesa di una decisione, nel frattempo “i locatori che si vedono accreditare il canone senza ritenuta non rischiano sanzioni, ma hanno l’onere di pagare normalmente le imposte”.

Cedolare secca 2020 affitti abitativi

Per quanto riguarda i normali affitti abitativi, la cedolare secca al 21% sui contratti a canone di mercato è sempre in vigore.

Cedolare secca 2020 immobili commerciali

Niente cedolare secca nel 2020 invece per gli immobili commerciali. l viceministro dell’Economia, Antonio Misiani, ha detto che se ne riparlerà nel 2021. Ad oggi, la cedolare secca per gli immobili commerciali è possibile solo per coloro che hanno siglato la locazione di un negozio (categoria catastale C/1) entro il 31 dicembre 2019.

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